Storia di un MacBook late 2007, di Pop!_OS e di un cavetto

Qualche settimana fa ho rispolverato il mio vecchio MacBook bianco, che giaceva ormai da anni abbandonato in un armadio. Comprato nel lontano 2007, modello Core 2 Duo A1181, è uno dei pochi computer a cui sono affezionato, perché ha rappresentato l’inizio della mia avventura nel mondo Apple.

Era inutilizzato da parecchio tempo, in particolare perché la retroilluminazione non funzionava più, quindi era necessario collegarlo sempre ad un monitor esterno.

Mi sono chiesto, “possibile non riuscire a dargli una seconda (o forse terza) vita?”. Spoiler: sì, è stato possibile, e questo è il risultato:

Setup completo del MacBook con Pop!_OS
Il desktop di Pop!_OS una volta completata la configurazione

Questo post farà da diario alle configurazioni e alle sostituzioni fatte e che (spero) di poter fare in futuro.

Let’s fix the hardware!

Dopo averlo acceso e provato per qualche minuto, ho individuato alcune cose da sistemare:

  • la retroilluminazione: punto fondamentale, un portatile con lo schermo non funzionante è un paradosso
  • l’hard disk: montare un SSD può dare un boost alle prestazioni?
  • la batteria: è esausta, aspetto che compromette anche le prestazioni

Quel maledetto cavo dell’inverter

Il primo problema da risolvere era la retroilluminazione non più funzionante. Problema diffuso per questo modello, a cui però mi ero rassegnato utilizzando un monitor esterno.
Spulciando in rete, invece, ho scoperto che il problema è tipicamente dovuto ad un maledetto cavetto che si danneggia e causa il malfunzionamento.

Dove cercare il ricambio? Ma su AliExpress, che domande: 5,62 € (spedizioni incluse) e il nuovo cavo dell’inverter è arrivato sulla mia scrivania.

La procedura di sostituzione non è stata delle più semplici, ho dovuto smontare praticamente tutto il computer per accedere al cavo e sostituirlo. Fortunatamente iFixit ha una guida dettagliata sulla procedura da seguire, che mi ha salvato da alcuni errori che avrei sicuramente commesso.

Piccola nota, non è necessario staccare completamente il display come nella guida, ma basta appoggiarlo ed avrete tranquillamente accesso al cavo da sostituire, risparmiandovi di dover scollegare tutti i cavi nella parte centrale.

SSD

Il secondo step è stato sostituire l’HDD da 5.400 rpm con un fiammante SSD da 128 GB. Fiammante si fa per dire, anche qui AliExpress ha aiutato a contenere il budget: 13,39 € e disco arrivato in meno di 10gg.

La sostituzione è banale, basta togliere la batteria, smontare il profilo metallico e si accede allo slot dell’hard disk. Lascio comunque il link alla guida di iFixit.

Attenzione: questo modello di MacBook ha un collegamento SATA da 1,5 GB, mentre i moderni SSD hanno una velocità di 6 GB. Solitamente non è un problema, ma alcuni modelli potrebbero non funzionare correttamente. Almeno, così ho letto su diversi forum, io personalmente non ho avuto problemi con il modello che ho acquistato.

Batteria (e performance)

Su Amazon ho acquistato una nuova batteria (28,99 € la spesa), non proprio uguale a quella originale ma fa il suo lavoro.

Ho sempre saputo che usare il MacBook senza batteria (o con una esausta, come nel mio caso) riduceva le prestazioni del Mac, ma non avevo mai avuto modo di fare una verifica. Ho preso l’occasione per fare dei test con Geekbench 5 e i risultati sono stati quasi sorprendenti:

Il punteggio in Single-core è passato da 187 a 329, mentre quello in Multi-core da 366 a 484! Un incremento davvero notevole!

Piccola curiosità, questa è invece una comparazione tra il MacBook e la mia attuale accoppiata iPhone 13 / MacBook Pro M1:

Potete trovare tutti i risultati dei benchmark sul mio profilo di Geekbench.

Let’s fix the software!

Dopo aver sistemato la ferraglia, è giunto il momento di dare un nuovo software al MacBook. Non volevo installare macOS, l’ultima versione compatibile era Lion (10.7.5), e provare qualche hack per installare versioni successive non mi andava.

Ho cercato quindi una distro Linux che non fosse troppo pesante ma anche decente graficamente, e ho scoperto Pop!_OS, di cui si parla bene. Quindi, why not?

Installazione di Pop!_OS

L’installazione di Pop!_OS è quella di una qualsiasi distro Linux:

  1. download dell’ultima immagine disponibile (22.04 al momento in cu scrivo) dal sito ufficiale
  2. tramite BalenaEtcher, creazione di una chiavetta USB da cui eseguire il boot
  3. avviare il Mac e premere Alt, apparirà così la possibilità di avviare da USB e non dall’HDD (che nel mio caso era comunque vuoto)

La procedura di avvio della live distro non è delle più veloci, ma tempo 1 minuti e ci si trova nel desktop di Pop!_OS, con la possibilità di completare l’installazione.

Et voilà!

Abilitazione scheda di rete

Poteva funzionare tutto subito? No, altrimenti non sarebbe una distro Linux ma si chiamerebbe macOS 😎

Il primo problema da risolvere è la scheda WiFi non riconosciuta. Per questo specifico modello si tratta di una Broadcom 4321. È bastata una veloce ricerca per trovare il post giusto con la procedura da eseguire via terminale:

sudo apt-get update
sudo apt-get --reinstall install bcmwl-kernel-source

sudo modprobe -r b43 ssb wl brcmfmac brcmsmac bcma
sudo modprobe wl

Ovviamente è necessario essere collegati via cavo per poter installare i pacchetti necessari. Dopo un immancabile sudo reboot, ecco la scheda di rete funzionante!

Abilitazione iSight

Una volta connessi via WiFi, ho pensato “chissà se funziona la webcam”. Beh potete immaginare la risposta 😅

La ricerca qui è stata più veloce: ho trovato un post del 2010 con la procedura da effettuare. La riporto di seguito, perchè “2 copies is megl che one”.

STEP 1
Recuperare il file AppleUSBVideoSupport da un’installazione di Mac OSX (10.4 o 10.5). Il file si in questo percorso:

/System/Library/Extensions/IOUSBFamily.kext/Contents/PlugIns/AppleUSBVideoSupport.kext/Contents/MacOS/AppleUSBVideoSupport

Ho impiegato un po’ per recuperare il file (per fortuna avevo il vecchio HD con l’installazione di MacOS X), quindi lo allego qui per backup.

STEP 2
Copiare il file AppleUSBVideoSupport in una folder dell’installazione Linux (supponiamo sia in ~/Downloads)

STEP 3
Aprire un terminale e installare iSight Firmware Tools:

sudo apt-get update
sudo apt-get install isight-firmware-tools

STEP 4
L’installer chiederà di selezionare il file AppleUSBVideoSupport, specificate il percorso completo (nel mio caso, /home/andrea/Downloads/AppleUSBVideoSupport)

STEP 5
Effettuate un riavvio e godetevi la vostra fantastica iSight alla risoluzione di 640×480!

Prossimi step

Il mio MacBook è tornato operativo e al momento è fisso sulla mia scrivania, perchè mi piace averlo e riprodurci della musica con una qualità audio abbastanza scadente, ma ha il suo fascino.

Ho qualcosa in mente per migliorarlo ulteriormente,

  • batteria: l’ho ordinata su Amazon (28,99 €), appena arriva aggiornerò l’articolo con un benchmark di confronto delle prestazioni
  • frame nuovo: purtroppo la cornice del display è un po’ rovinata e si è anche rotta durante lo smontaggio. Sto rastrellando eBay alla ricerca di un frame nuovo, ma al momento senza successo
  • tastiera: mi piacerebbe provare a montare la tastiera della variante nera del MacBook, o ancora meglio trovare una tastiera non originale ma retroilluminata. Qualcuno l’aveva già fatto (qui e qui), definendolo MacBook “oreo”.

Terrò aggiornato il post con eventuali modifiche future, chissà se questo Pop!_OS sopravviverà o tornerò al caro vecchio OS X!

Aggiornamento 08/12/2022: aggiunto il paragrafo Batteria, con i relativi benchmark.

Ingegnere informatico e sviluppatore freelance, mi occupo da anni di sviluppo per iOS (ma non solo). Dal 2008 scrivo su questo piccolo blog (con qualche lunga pausa), in cui parlo di programmazione e di qualsiasi altra cosa che mi diverta.

2 comments On Storia di un MacBook late 2007, di Pop!_OS e di un cavetto

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